Teatro

'Crearteatro', la mostra di chi costruisce il palcoscenico

'Crearteatro', la mostra di chi costruisce il palcoscenico

La mostra ''Crearteatro'' che si tiene a Palazzo Cavour a Torino, con oltre 250 bozzetti di scena, costumi, disegni, modellini e fotografie dello scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti trasporta lo spettatore nella ''mirabilia'' del palcoscenico, nell' atmosfera del teatro, il regno della fantasia sposata alla parola. Aperta fino al 26 giugno 2005, curata da Silvano Guidone e realizzata dalla Regione Piemonte grazie ai prestiti della collezione personale dell' autore, la mostra e' forse la piu' ricca personale di Guglielminetti, uno scenografo che ha firmato una buona fetta del teatro italiano degli ultimi 50 anni. Tra le piu' celebri scenografie in mostra ci sono quelle realizzate per il ''Il mercante di Venezia'' di William Shakespeare, un modello per il ''Saul'' di Vittorio Alfieri, il bozzetto per ''L' Avaro'' di Moliere, i modellini per il ''Salome''' di Oscar Wilde e ''Il Mandarino Meraviglioso'' di Bela Bartok. In tutto oltre 250 lavori che permettono di ricostruire il pensiero interpretativo, dal momento del primo approccio al testo alla ''riempitura'' dello spazio vuoto del palco, di un autore che si e' sempre tenuto lontano, in 60 anni di lavoro, dai modi tradizionali del decorativismo per darsi all' essenzialita'. Guglielminetti ha reinventato il rapporto visivo della scena con il pubblico, soprattutto adottando la luce come elemento espressivo per la valorizzazione delle emozioni. Le forme da lui scelte, come gli oggetti architettonici in scena sembrano sempre voler sfuggire dai limiti dell' arco scenico. Riorganizza lo spazio, quasi sempre un impianto fisso che pero' offre molteplici effetti contenutistici, estetici, simbolici ed emotivi. Tra gli autori piu' interpretati ci sono Alfieri, Shakespeare, Moliere, Schiller, Sofocle, Euripide, Plauto, Terenzio e Calderon de la Barca, ma non mancano scenografie realizzate per opere liriche e balletti (Strauss, Rossini, Prokofief e Mancinelli), per le trasposizioni teatrali in televisione e per gli spettacoli di varieta' televisivi (come ''Sim Sala Bin''). Inoltre una sezione della mostra e' dedicata ai costumi: vi sono esposti una trentina di abiti di scena, provenienti dalla collezione di Roberto Devalle del Teatro Regio e della Fondazione Guglielminetti, accompagnati una ricca campionatura di stoffe. ''Il lavoro teatrale vive sul palco e la scenografia e' una parte fondamentale dell' insieme - spiega lo stesso Guglielminetti - se e' armonica e in sintonia con l'esecuzione, non si nota, quasi non si vede. Proprio questo e' l' obiettivo dello scenografo, che per svolgere bene il suo compito deve scomparire dietro gli attori''. Ed e' qui che nasce l' arte della scenografia nonche' l' idea di intitolare questa mostra ''Crearteatro'', proprio per sottolineare quest' aspetto creativo e di grande fantasia. Guglielminetti, classe '21, allievo di Felice Casorati, si e' formato nel clima torinese degli anni '40-'50 per poi approdare appena ventenne, a Parigi dove entro' in contatto con il lavoro di Picasso, Samuel Beckett, Joan Miro', Jean Cocteau e Peggy Guggenheim. Pittore e scultore, scenografo e costumista, ha sperimentato, come ben rivela la mostra torinese, tutte le arti figurative del teatro in chiave antinaturalista e astratta.